venerdì 25 gennaio 2013


 Banner Testaccio operaio Testaccio borghese
Roma, domenica 27 gennaio, ore 10-12,30
Testaccio operaio, Testaccio borghesea cura di APPasseggio
Accompagna: Chiara Morabito
L'area di Testaccio si colloca nell'ansa del Tevere, tra ponte Sublicio, ponte Testaccio, le mura aureliane, le pendici dell'Aventino. Fatta eccezione per la collinetta artificiale del Monte dei Cocci, è una zona pianeggiante, sfruttata a partire dal II secolo a.C. come zona portuale e di grandi magazzini. Nei pressi del fiume si impiantarono fin da epoca romana attività commerciali, tra cui la lavorazione dei marmi per abbellire edifici e palazzi dell'Urbe. Nel Seicento la zona era ricca di orti e vigneti, che nei due secoli successivi vennero acquisiti da famiglie nobili. Subito dopo l'Unità d'Italia, il Comune capitolino individuò la piana tra l'Aventino, il Tevere e le mura aureliane quale territorio adatto per divenire sede di stabilimenti industriali, servizi decentrati e abitazioni operaie. La presenza del mattatoio, inaugurato nel 1891, segnò l'avvio dei lavori urbanistici per la realizzazione di un quartiere ad abitazione intensiva.
L'edificazione di Testaccio, cui non furono estranei interventi speculativi, si svolse in diverse fasi, riconoscibili nell'itinerario proposto: dalle case alveare edificate tra il 1883 e il 1905, ai progetti edilizi realizzati tra il 1909 e il 1917 dagli ingegneri Giulio Magni e Quadrio Pirani per volontà del neonato Istituto romano per le case popolari (in un'epoca che vide la contrapposizione tra il blocco popolare capitanato dal sindaco Ernesto Nathan, che favorì numerose iniziative per il risanamento del quartiere, e i liberal-clericali, appoggiati dai salesiani, molto attivi a Testaccio in iniziative benefiche e assistenziali), fino agli stabili borghesi di via Marmorata, progettati da Sabbatini e Costantini nel 1930, che contribuirono a rafforzare i connotati borghesi del quartiere. Nel corso di quest'itinerario avremo modo di conoscere, eventi, storie, personaggi che rendono il quartiere un unicum nel panorama architettonico romano.
Meeting point: Piazza dell'Emporio, Fontana delle Anfore
Lunghezza: 3,8 km
Info: 339-3585839
Max 20 persone
Costo:
offerta libera
Prenotazione online
 SMS (339-3585839). 
Domenica 27 GENNAIO
Dalle 10  alle 13
al Cinema Tiziano,  in Via Guido Reni 2
(Flaminio, accanto al MAXXI,  fermata del tram 2 che parte da Piazzale Flaminio)

mercoledì 16 gennaio 2013

Appasseggio

Centenario Elsa Morante
Roma, sabato 19 gennaio 2013, ore 10,30-12,30
APPasseggio nella "Storia di Elsa Morante": Testaccio
Passeggiata letteraria in collaborazione con la Biblioteca nazionale centrale di Roma
Accompagnano: Giuliana Zagra (narrazione); Maria Teresa Natale (percorso)
Con recitazioni di brani a cura di Francesca Gatto
"Col presente libro, io nata in un punto di orrore definitivo, ho voluto lasciare una testimonianza documentata della mia esperienza diretta, la Seconda Guerra Mondiale, esponendola come un campione estremo e sanguinoso dell'intero corpo storico millenario, Eccovi dunque la Storia, così come è fatta e come noi stessi abbiamo contribuito a farla".
L'itinerario ripercorre in 14 punti d'interesse gli episodi salienti dei protagonisti della Storia nel quartiere Testaccio.
Meeting point: Piazza dell'Emporio, accanto alla Fontana delle Anfore
Lunghezza:
circa 2,5 km
Max 25 persone
Costo: gratuita
Info: 339-3585839
Prenotazione online
 http://www.appasseggio.it/index.php?it%2F101%2Fcalendario-passeggiate

è stata rimandata al 14 febbraio 2013 perchè pioveva 

10 Brutte domande sulla "Bellezza"

Caro Candidato, Caro Leader, Signor Partito
ecco 10 domande “brutte” Sulla bellezza

Noi del Comitato per la Bellezza, nato nel 1998 sul nome e sul lavoro di Antonio Cederna, vi chiediamo:

1)                   Può la Bellezza essere uno dei temi centrali, unitamente alla cultura e, in particolare, alla cultura della tutela, della vostra campagna elettorale, uno dei punti-cardine del vostro impegno politico?

2)                    La Bellezza è anche per voi un bene sociale, un diritto di tutti, uno dei pilastri di una nuova politica per la società italiana, partendo dal patrimonio storico-artistico, dal paesaggio, dai siti archeologici, dai centri storici?

3)   La Bellezza è stata sfregiata, mortificata e profondamente intaccata, dalle coste alla montagna, dalla campagna alla città, nel patrimonio storico-artistico-archeologico e in quello di biblioteche, archivi e fondi musicali, a causa della latitanza di una politica per la cultura, a causa dell’imperversare di condoni,  di abusi  e di inquinamenti d’ogni genere. Siete d’accordo?

4)                   Concordate sul fatto che il lassismo di Comuni e Regioni verso una edilizia di mercato utilizzata come fonte di entrata corrente per Enti locali vicini al collasso si è trasferita sul paesaggio imbruttendolo, mentre mezza Italia crolla o smotta e che c’è un restauro colossale del territorio e del patrimonio edilizio vecchio e antico da promuovere, anche a fini sociali?

5)                   Ha senso una diffusione sfrenata di pale eoliche (che richiedono strade e sbancamenti di terreni collinari e montani già fragili anche laddove non c’è vento sufficiente, persino in zone di alto pregio paesaggistico e archeologico), di pannelli solari senza limiti di sorta, spesso su terreni coltivati, oppure la creazione di maxi-impianti fotovoltaici?

6)                   E per la pianificazione urbanistica e paesaggistica, oggi negletta, siete pronti a riportarla in onore attuando anzitutto il Codice per i Beni culturali e per il Paesaggio, la co-pianificazione Ministero-Regioni, contro un consumo di suolo e un dissesto spaventosi che esigono un piano pluriennale per “rifare l’Italia”, mettendola in sicurezza? Vi impegnate a votare, al più presto, una legge che riduca nel modo più drastico il consumo di suolo?

7)                   Siete disposti ad appoggiare una autentica “ricostruzione” del Ministero come quello dell’Ambiente e ancor più di quello per i Beni e le Attività Culturali, indebolito, snervato, semidistrutto dalle ultime gestioni, da Bondi a Ornaghi?

8)                   L’Italia era riuscita negli anni Ottanta e Novanta a recuperare sull’Europa “verde” più avanzata creando una ventina di Parchi Nazionali (da quattro che erano, da decenni) e coprendo con la tutela il 10 per cento del territorio nazionale. Ma da anni ormai i Parchi di ogni livello mancano di fondi persino per la sopravvivenza. Vi impegnate affinché la politica dei parchi venga ripresa e potenziata ad ogni livello?

9)   Musica lirica, sinfonica, popolare, dal vivo, tutte le forme di teatro, di spettacolo, di cinema sono forse state degnate in Italia della giusta attenzione dagli ultimi governi? O non vi sono sembrate al contrario condannate alla più stentata e mortificata sopravvivenza, e magari ad una fine prematura? Vi impegnate a finanziarle in modo selettivo ma adeguato premiando le produzioni di qualità, i talenti meritevoli, le compagnie di giovani, le iniziative di ricerca e di riscoperta?

10)  Arte, cultura, musica, paesaggio continuano ad essere trattati in due modi sbagliati: a) come materie da privilegiare soltanto a chiacchiere continuando in realtà a speculare sulle aree, sui centri storici, sulle coste e sulle montagne,ecc. b) come “il nostro petrolio”, come “una macchina da soldi”, cioè come una serie di giacimenti da “sfruttare” cavandone profitti laddove essere sono possibili, abbandonando il resto a se stesso. Non credete invece, con noi,  che sia giunto il momento di considerarle un tutt’uno inscindibile, un valore strategico “in sé e per sé” (e non per i profitti che può dare), il “motore” reale di tante attività indotte, come il turismo culturale e naturalistico?

Voi candidati, voi leader dei partiti, siete pertanto disposti a condividere questa battaglia politica e culturale di civiltà per la Bellezza come bene di tutti e come diritto sociale nei termini che abbiamo qui esposto? E a verificare con noi periodicamente il vostro reale impegno su questi temi cruciali una volta eletti?

                               Il Comitato per la Bellezza
Desideria Pasolini dall’Onda, Vittorio Emiliani, Vezio De Lucia, Paolo Berdini, Pier Luigi Cervellati, Andrea Emiliani, Gaia Pallottino, Bernardo Rossi Doria, Irene Berlingò, Rita Paris, Nino Criscenti, Arturo e Bernardino Osio, Fernando Ferrigno, Annarita Bartolomei, Gianfranco Amendola, Pino Coscetta, Andrea Costa, Massimo Fregnani.

* il nome di Luigi Manconi non figura stavolta fra i firmatari perché Luigi, fondatore del Comitato per la Bellezza, è stato candidato dal Pd al Senato in Sardegna.